lunedì 15 aprile 2013

SERVIZI SOCIALI e PIANI DI ZONA: A MODUGNO L’IMMOBILISMO IMPERA!

Due anni fa, 11 Enti del III Settore, denunciarono il mancato avvio della maggior parte dei servizi previsti dai Piani di Zona 2005/2009 e 2010/2012 da parte dell’Ufficio di Piano Ambito Sociale Ba 10 con capofila il Comune di Modugno. Si ritorna, dopo due anni, a confermare che, in tema di politiche ed interventi sociali, le Amministrazione dei Comuni di Modugno, Bitritto e Bitetto, risultano essere completamente assenti, se non fosse che per alcuni interventi di normale amministrazione e per quelli obbligatori. Nel frattempo, la sofferenza tra i cittadini di Modugno, Bitritto e Bitetto è aumentata a dismisura, i loro bisogni rimangono ancor di più insoddisfatti, per la mancanza di risposte concrete da parte di tali Amministrazioni. Si ribadisce che non è questione di mancanza di risorse, poiché, nelle casse del Comune di Modugno (Ente Capofila), vi è un cospicuo residuo (soldi mai utilizzati = servizi mai attivati), pari a più di 1milione di euro, residuo proveniente sia dal primo Piano di Zona, che dal secondo. Questa inerzia sta colpendo soprattutto i cittadini socialmente più deboli: i minori, i giovani in cerca di lavoro, gli immigrati, le persone con patologie psichiatriche, le persone tossicodipendenti e quelle diversamente abili, e tutti coloro che avrebbero potuto migliorare la propria qualità di vita, usufruendo della Porta Unica di Accesso, mai avviata e prevista sin dal primo Piano di Zona (2005/2009). Progetti come il “Centro territoriale polivalente comunitario – THE SOCIAL FACTORY” destinato alle persone che con fatica ogni giorno cercano di liberarsi dalle “dipendenze patologiche” rivolgendosi al Ser.T ASL BA di Modugno, come lo “Sportello di ascolto per le famiglie e servizi di sostegno alla famiglia”, come il “Centro polifunzionale integrato per i servizi alle persone immigrate”, solo per fare pochissimi esempi, non sono stati mai avviati, pur avendo a bilancio le risorse economiche necessarie. Si registra, inoltre, da parte dei Servizi Sociali di Modugno, una mancata preventiva informazione sul rispetto degli standard strutturali – qualitativi e sui requisiti organizzativi – funzionali dell’asilo nido privato “Il paese dei Balocchi” Soc.Coop., risultante provvisoriamente aggiudicatario della procedura di affidamento, del servizio sostitutivo dell’Asilo Nido comunale. E’ quanto denuncia il Rappresentante Territoriale del DICAP (Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali) Giuseppe Debenedictis, in una nota destinata all’Assessore ed al Dirigente del VI Settore, al Sindaco e ad altri organi istituzionali, in relazione alle problematiche dell’Asilo Nido Comunale (lavori di ricostruzione e programmazione anno scolastico 2011/2012 affidata al servizio sostitutivo privato). L’Organizzazione Sindacale, fa rilevare che da oltre 6 (sei) mesi sono in fase di istruttoria, presso il VI Settore del Comune di Modugno, gli atti propedeutici per procedere alla stipula di apposita convenzione. Ne consegue che, l’attività educativa e sociale che si avvierà quest’anno, non per colpa delle assistenti all’infanzia: non favorirà la continuità didattica, poiché, non avendo, i Servizi Sociali di Modugno, ancora provveduto all’avvio dell’anno scolastico 2011/2012, tutti i bambini che già frequentavano il Nido comunale si sono iscritti ad altre strutture private; risulterà inadeguata, perché limitata a 4 (quattro) mesi; risulterà scarsa in quanto la struttura privata può ospitare solo 14 bimbi, a fronte dei 35 minori che “affollavano” il Nido negli anni precedenti e alle innumerevoli (circa 80) domande di iscrizione, delle quali gran parte non accolte. Tutto ciò è davvero allarmante, anche alla luce della violazione dello spirito della programmazione sociale, in quanto, gli Enti del Terzo Settore hanno ricoperto, fin’ora, solo un ruolo di mera rappresentanza, poiché raramente convocati e, coinvolti solamente nelle fasi di approvazione dei Piani di Zona, escludendoli di fatto dalla programmazione, dalla concertazione, dal monitoraggio e dalla valutazione delle attività (così come previsto dalla legge regionale n. 19/2006). Si chiede, quindi, ancora una volta, alle Amministrazioni dell’Ambito Sociale BA 10, essendo, il III settore rappresentante dei diritti di una larga fascia di cittadini in stato di “disagio psico/fisico/sociale”, l’attivazione immediata dei servizi previsti all’atto delle approvazioni dei due Piani Sociali di Zona e relativi alle annualità 2005 – 2009 e 2010 – 2012 e la convocazione di una Conferenza aperta a tutti i protagonisti del Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale n. 10, per delineare le modalità e definire i tempi di attuazione dei Servizi non ancora attivati e previsti nel Piano Sociale di Zona 2005 – 2009. IL PORTAVOCE FORUM III SETTORE MODUGNO - Nicola Catucci

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