giovedì 7 giugno 2007

FERMATI UN ATTIMO.......e condividi


"Uomini, uomini del mio presente
non mi consola l'abitudine
a questa mia forzata solitudine,
io non pretendo il mondo intero
vorrei soltanto avere un luogo, un posto più sincero,
dove un bel giorno, magari molto presto,
io finalmente possa dire: questo è il mio posto.
Dove rinasca non so come e quando
il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo." (G. Gaber)

E' il primo post.....e già mi sento imprigionato:
nel titolo del blog ho usato, tra le altre, la parola LIBERTA'....subito dopo, sono stato assalito da uno scrupolo di coscienza.
"Oramai è inflazionata - mi sono detto - la usano anche coloro che da troppo tempo ci stanno incatenando per ridurci a popolo amorfo!"
Case, Circoli, tutti in nome della Libertà......purtroppo, però, di uno solo!
Sia ben chiaro a tutti: io prendo le distanze dall'odierna oligarchia...........sono uomo libero!
E tale voglio rimanere.
E tale sarà il "nostro" blog.
Il "nostro" blog è inteso come piazza, come luogo aperto a qualsiasi opinione, a qualsiasi confronto, a qualsiasi nuovo alito di vento, purchè non sia castrante per le "nostre" libertà: per i nostri diritti e per i nostri doveri.
Iniziamo.
Si parlerà di rispetto vero dell'Ambiente e del diritto alla salute; di partecipazione e di contrasto ai padroni delle "nostre" libertà, delle nostre coscienze!
Si parlerà di identità violate, di persone che soffrono, di solitudini da colmare.
Siete d'accordo o no che c'è bisogno di cambiamento?
Io da questa oligarchia non mi sento più rappresentato e voi?
Il "nostro" blog nasce a Modugno, un paese alle porte di Bari, in questo momento considerato terra di conquista da parte dei padroni dell'energia....sporca.
Leggerete nei prossimi post con chi stiamo combattendo, da chi le "nostre" libertà stanno per essere violate e violentate, da chi nonostante violi le leggi è autorizzato dagli stessi legislatori a "sporcare" il nostro paese.
Ed allora: "cosa vuol dire oggi libertà?"
Ho aperto con Giorgio Gaber e concludo questo mio post con lui, nella speranza che un altro Chè, un altro Gaber, un altra Montessori rinasca al più presto:

La libertà (di Gaber - Luporini1972 © Edizioni Curci Srl - Milano)

[parlato]: Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un’avventura.
Sempre libero e vitale
fa l’amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
[parlato]: Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
[parlato]: Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l’entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

7 commenti:

Sonia Toni ha detto...

Certo che come inizio non c'è male!
Parole sante vicine ad un vero "santo". Il Che è stato un esempio vivente della coerenza. Speriamo che sia ottimo auspicio. In bocca al lupo!
Sonia

Anonimo ha detto...

complimenti alla grafica, bellissima.

Anonimo ha detto...

mi arrivano costantemente mail sulla battaglia che state portando avanti a modugno.
quindi, hasta siempre!
hajester

Berzida ha detto...

Uno a chi parlavo di libertà, mi ha risposto : Più della libertà, vale l'amore. Ci ho pensato sopra. Poi mi son detta, secondo personale esperienza di vita : Al dissopra di tutto, c'è la sofferenza. Pensare sempre alla sofferenza, che è immensa, universale, terribile. Non far soffrire, neanche il filo d'erba. E intorno a questa convinzione, costruire la libertà. Secondo voi, si può ?

Anonimo ha detto...

E' gia tutto un programma!
Quando vuoi passa dal mio Blog:
www.etnarossa.splinder.com
Auguri
hasta siempre

Anonimo ha detto...

Bella ,come idea, ...però...c'è sempre chi ne può abusare..e allora come la mettiamo ?
Io ..ad esempio, mi sento libera..ma ci sono sempre delle regole da rispettare.
L'importante è il RISPETTO per il prossimo.
Grazie comunque.

marilu'

Anonimo ha detto...

Aah!
Mia sorella Africa.

Ricordi di un paese
in fondo all’anima.

Seduto a guardare
insolito e strano teatro.

Una pozza d’acqua,
la notte.

Una Scimmia entrava saltellando.
Beveva e….
Velocemente correva via.

Lento Rinoceronte.
Beveva, guardava e…..
piano piano andava via.

Dopo di Lui una Iena
Sinuosa scattante.
Beveva,
guardava e…..
sfrecciava via.

E poi…..

Poi luuunga fila di elefanti,
passo pesante, silenziosi,
insieme bevevano ed insieme andavano via.

Danza sacra della vita!
ritmi, forme e colori
tutti diversi

Ancora fermo,
incantato,
guardo
straordinarie diversità
creare
nuova armonia!

Voi…
Voi portate
Colori, odori, suoni
e ritmi diversi.

Noi?
e… noi finalmente,
inizieremo a danzare.

Per non morire!

Tratto da un testo
Di Pippo Delbono
Sabato 03 dicembre 2005